La pandemia ha sconvolto il nostro modello sanitario; la limitazione e/o la sospensione delle attività ambulatoriali, limitando l’accesso alle emergenze, hanno reso difficile garantire l’erogazione di prestazioni per assistere i pazienti con patologie croniche, come i disturbi dell’alimentazione e l’obesità, per le quali la discontinuità delle cure può diventare un rischio per il peggioramento e/o la riacutizzazione di tali disturbi.
Così come era prevedibile, durante la pandemia da COVID-19, è aumentato il numero delle diagnosi di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA).
A evidenziarlo sono alcuni dei centri multidisciplinari, sia pubblici sia privati, affiliati ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica, dove nell’ultimo anno (febbraio 2020 – febbraio 2021) i casi di disturbi alimentari sono aumentati in media del 30% rispetto allo stesso periodo 2019 – 2020, con un incremento delle diagnosi soprattutto di anoressia nervosa.
Tra i fattori scatenanti: l’isolamento sociale, le incognite sul rientro a scuola, il distanziamento forzato dai coetanei, la paura del contagio associati spesso alla perdita di controllo e al maggior tempo a disposizione per concentrarsi sull’immagine di sé.
Tutte le condizioni menzionate conducono ad un aumento delle restrizioni alimentari o, all’opposto, a un aumento degli episodi di alimentazione incontrollata, portando a una maggior concentrazione sull’immagine di sé, lasciando più tempo a disposizione per riflettere e porre maggior attenzione al corpo (e quindi al cibo e all’attività fisica) e all’emergere di comportamenti disfunzionali (sia in eccesso che in difetto).
Sia le persone obese che le persone sottopeso con un disturbo alimentare hanno normalmente un rischio maggiore di sviluppare complicanze mediche associate alla malnutrizione; tali rischi potrebbero aggravarsi in presenza di COVID-19.
La diagnosi precoce e il trattamento multidisciplinare sono le uniche strade da percorrere per contrastare l’aumento di queste patologie. Una diagnosi di disturbo alimentare è una situazione di straordinaria rilevanza che sconvolge il funzionamento personale dei pazienti e dell’intera famiglia.
Affrontare l’obesità quale patologia significa lavorare in maniera multidisciplinare e multi professionale con tutte le figure che si occupano di essa, dalla sensibilizzazione al problema fino al trattamento della malattia stessa.
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