Oggi si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore (World Heart Day), nata con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Ogni anno le malattie cardiovascolari causano oltre 18,6 milioni di morti nel mondo, rappresentano la prima causa di morte (il 34,8% di tutti i decessi), colpiscono più dei tumori e in Italia ne muoiono ben 127.000 donne e 98.000 uomini. L’infarto del miocardio, lo scompenso cardiaco e l’ictus cerebrale, in costante aumento, costituiscono inoltre una delle principali cause di morbilità e disabilità, con un altissimo impatto sociale ed economico.
Tra i più importanti fattori di rischio per malattie cardiovascolari, spesso presenti contemporaneamente nello stesso paziente, vi sono:
In Italia il 40% delle persone è sedentario, non pratica alcuna forma di attività fisica. I sedentari hanno un rischio doppio di essere affetti da patologie coronariche e un rischio tre volte maggiore di morire di infarto miocardico.
In Italia fumano 12.4 milioni di persone. Un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una malattia coronarica, da tre a cinque volte maggiore rispetto ad un non fumatore.
La prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita (praticare un’adeguata attività fisica per almeno 30 minuti al giorno per cinque giorni alla settimana, non fumare e non usare altri prodotti del tabacco, seguire una alimentazione corretta, evitare il consumo rischioso e dannoso di alcol) rappresentano armi efficaci per ridurre i casi di malattie cardiovascolari e di morti cardiache improvvise.
Rientra tra le misure di prevenzione cardiovascolare anche sottoporsi a controllo cardiologico, pertanto la giornata mondiale del cuore si propone anche di promuovere la cultura della visita cardiologica.
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